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La gestione del cambiamento in tempi di crisi

Negli ultimi tempi, tutti ci siamo trovati a dover fronteggiare molte crisi di diverso tipo: la pandemia da Covid-19, la guerra in Ucraina, l’inflazione, il cambiamento climatico, e, purtroppo, molte altre. Oltre che nella nostra vita quotidiana, questo genere di avvenimenti ha delle conseguenze anche per le imprese, che possono trovarsi a dover fronteggiare anche la difficoltà a procurarsi materie prime, la recessione economica, oppure la poca disponibilità di forza lavoro.

Nel webinar dal titolo Leading Change, Leading Success in a Time of Crisis, The Language Center ha invitato Diana Marino, International Business Consultant che nel corso della sua carriera ha collaborato con clienti del calibro di Delta Airlines, Nike e Coca-Cola, a parlare di come gestire i momenti di crisi e cambiamento che possono interessare le varie compagnie ed aziende, soprattutto quelle che si trovano ad avere relazioni internazionali che possono dunque essere influenzate da eventi che accadono anche in luoghi diversi del mondo.

Perché il cambiamento genera crisi?

Oltre alle crisi che abbiamo appena elencato, che stanno tutt’oggi coinvolgendo il mondo del business odierno, bisogna anche considerare che per sua stessa definizione, la crisi è un processo di trasformazione che può essere generato da diversi fattori. Tralasciando gli eventi geopolitici e di salute pubblica degli ultimi anni, uno scenario di questo tipo si può ritrovare anche nel dover continuamente far fronte ad una tecnologia in perenne evoluzione, che spesso rende alquanto complesso rimanere al passo e non essere lasciati indietro a causa dell’utilizzo di tecnologie ormai obsolete.

Va anche considerato che il cambiamento che genera la crisi può anche essere positivo: pensiamo, ad esempio, al passaggio del personale di un’azienda in un edificio diverso da quello in cui hanno lavorato fino a quel momento. Anche se si tratta di un cambiamento in positivo, nel quale si va incontro alla disponibilità di spazi più ampi, con tecnologie più avanzate o vantaggi di altro tipo, non bisogna tralasciare il fatto che le persone tendono ad affezionarsi ai loro spazi, siano essi privati o di lavoro, spazi dove, del resto, passano gran parte delle loro giornate.

A questo punto, possiamo comprendere come per evitare le conseguenze negative di un momento di crisi sia necessario essere in grado di gestire il cambiamento, in tutte le sue forme. Ma allo stesso tempo, è anche vero che è realisticamente impossibile poter evitare al 100% tutte le crisi, e dunque è necessario per le aziende anche attrezzarsi per poterle gestire al meglio in tutte le loro fasi.

Gestire e comunicare le situazioni di crisi

Come abbiamo visto, la crisi è un processo di cambiamento, che ha diverse fasi, che vari modelli a riguardo hanno denominato in modo diverso, ma in modo sintetico è possibile dire che ogni crisi ha un momento ad essa precedente, un momento in cui si sta svolgendo, e un momento successivo, che porta al suo superamento definitivo. Una cosa a cui probabilmente spesso non si pensa, è che la gestione della crisi non comincia quando questa è già in atto, ma deve necessariamente agire anche prima della crisi vera e propria, ed è per questo che la gestione della crisi e del cambiamento vanno a braccetto anche con la gestione del rischio, e quindi con l’identificazione delle possibili situazioni critiche che possono investire l’azienda stessa, in modo da poter attuare delle strategie di prevenzione.

Allo stesso modo, sono stati sviluppati diversi modelli con i quali andare a scomporre la complessità di una situazione di crisi in modo da poterne identificare le fasi, e di conseguenza elaborare dei modelli di gestione della crisi che prevedano degli step ben precisi, così come è importante che siano ben chiari i ruoli dei vari soggetti coinvolti, e in particolare di chi prende le decisioni finali all’interno del progetto di gestione della crisi.

Una pianificazione ed una chiara divisione dei ruoli all’interno del processo di gestione della crisi porta anche a poter superare più velocemente il momento critico, ma con una velocità che porta a dei benefici e ad un superamento efficace della crisi, mentre se questi elementi mancano, la velocità può anche essere un fattore negativo, e portare a conseguenze negative e rallentare il processo di superamento della crisi. Insieme a questi elementi ne troviamo anche un terzo, anch’esso fondamentale per una buona gestione dei momenti di crisi, ossia la comunicazione.

In un momento di crisi più che in qualsiasi altro, è fondamentale identificare tutte le persone con le quali si dovrà discutere della situazione, in modo tale da poter identificare con precisione gli argomenti da affrontare e le modalità con cui farlo, tenendo conto che in ogni caso la comunicazione durante una crisi è diversa da quella quotidiana, e necessita di accorgimenti particolari da chi detiene la leadership, come ad esempio il fatto di discutere di persona piuttosto che via e-mail, per fare un esempio. Va anche considerato che ogni crisi necessita di un tipo di comunicazione diversa, a seconda della sua gravità, di che cosa riguarda e del momento in cui si verifica, perciò è necessario prestare davvero la massima cura alla comunicazione e al dialogo in questo tipo di situazioni.

A questo punto, viene spontaneo chiedersi chi si debba occupare della prevenzione e della gestione della crisi e del cambiamento, e dall’esperienza professionale offerta da Diana Marino abbiamo potuto apprendere che in alcune compagnie la gestione della crisi avviene per mano di un team interno all’area delle Risorse Umane, mentre per altre compagnie di dimensioni maggiori esiste un vero e proprio dipartimento dedicato. In ogni caso, qualunque sia la modalità con cui si decide di occuparsi di questo tema, è importante che l’equilibrio dell’azienda passi anche attraverso una gestione dei momenti di crisi fatta in modo accurato.

Per poter ottenere tutti gli strumenti necessari a gestire i cambiamenti e le crisi in ambienti di lavoro internazionali, è possibile rivolgersi a The Language Center e partecipare ai corsi di Business International Management, grazie ai quali è possibile imparare tutto ciò che serve per gestire un’azienda internazionale.

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